La Commissione Europea ha proposto l’obiettivo di ridurre il rischio e l’uso dei pesticidi del 50% entro il 2030. L’agricoltura digitale può essere uno degli strumenti per raggiungere questo obiettivo. Tutto questo è stato riconosciuto anche dal Panel per il futuro della scienza e della tecnologia (STOA) del Parlamento europeo; in un’analisi approfondita, “Farming without plant protection products” [L’agricoltura senza prodotti fitosanitari] (disponibile qui) pubblicata a marzo 2019, lo STOA ha concluso che “L’agricoltura di precisione, compreso il telerilevamento con veicoli aerei senza equipaggio, può contribuire anche a un’applicazione più mirata e alla riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari”.

Già nel 2014, una ricerca condotta per il Parlamento europeo osservava che “l’agricoltura di precisione è un approccio alla gestione dell’azienda agricola basato sulle informazioni e sul processo decisionale, progettato per migliorare il processo agricolo gestendo con precisione ogni fase. In questo modo, l’agricoltura di precisione può fornire un approccio gestionale che ottimizza sia la produzione agricola che la redditività, l’obiettivo chiave della maggior parte delle imprese agricole. Inoltre, parte della redditività può derivare dall’uso ridotto di input (macchinari, manodopera, fertilizzanti, prodotti chimici, sementi, acqua, energia, ecc.), che si traduce in un risparmio di costi e in benefici ambientali”.