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Processo autorizzativo

Il glifosate è approvato nell’UE fino al 15 dicembre 2022. Alla base dell'autorizzazione UE all’uso del glifosate negli erbicidi vi è un articolato processo che richiede un attento esame scientifico da parte di molteplici entità competenti ed esperte.

Il 12 dicembre 2017 la Commissione ha rinnovato l’approvazione UE del glifosate per 5 anni, a seguito di un voto favorevole della maggioranza qualificata degli Stati membri. Ciò significa che il glifosate può essere utilizzato nell’UE come principio attivo nei prodotti fitosanitari (Plant Protection Products, PPP) fino al 15 dicembre 2022. Tuttavia ogni prodotto fitosanitario, dopo che ne è stata valutata la sicurezza, deve essere autorizzato dalle autorità competenti nei Paesi dell’UE. I prodotti fitosanitari vengono anche chiamati pesticidi.

Secondo la normativa UE, l’approvazione di tutti i principi attivi deve essere sottoposta a revisione periodica e normalmente uno Stato membro (il cosiddetto “Relatore”) viene incaricato della valutazione scientifica di tale sostanza. Questa valutazione viene poi convalidata dalle autorità competenti di tutti gli altri Stati membri dell’UE, mentre l’intero processo è supervisionato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Qui trovi una descrizione completa del processo dell’UE per l’approvazione delle sostanze attive e l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari.

Nel caso del glifosate, a causa del gran numero di studi scientifici da valutare e quindi della grande mole di lavoro, gli Stati membri hanno concordato che un gruppo di loro agisca congiuntamente come Relatore: Francia, Ungheria, Paesi Bassi e Svezia. Questi quattro Paesi formano il cosiddetto Assessment Group on Glyphosate (AGG), istituito nell’aprile 2019.

Secondo i regolamenti UE, tre anni prima della scadenza dell’approvazione (ovvero entro il 15 dicembre 2019), le aziende che desideravano mantenere attiva l’approvazione del glifosate dovevano presentare domanda di rinnovo alla Commissione Europea. Subsequently, on 8 June 2020, a dossier comprising hundreds of studies and evaluations of thousands of scientific articles on glyphosate, its safety and its use was submitted to the evaluating Member States (AGG) and the European Food Safety Authority (EFSA).

Dopo aver verificato la completezza del dossier, le autorità nazionali competenti degli Stati membri AGG hanno valutato gli studi e gli articoli scientifici che formano il dossier e preparato una bozza di relazione sulla valutazione del rinnovo (RAR). Considerando le tempistiche previste dalle norme UE, nel caso del glifosate il RAR dovrebbe essere pronto nel luglio 2021. A questo punto si aprirà un periodo di consultazione pubblica: chiunque avrà la possibilità di commentare online il contenuto del RAR.

La relazione verrà poi inviata all’EFSA e agli altri Stati membri dell’UE per la peer-review. Alla fine di questo esercizio, l’EFSA pubblicherà le sue conclusioni sulla sicurezza del glifosate e le invierà alla Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione Europea.

Sulla base delle conclusioni scientifiche dell’EFSA, la Commissione Europea redigerà una proposta legislativa per il rinnovo o il non rinnovo dell’approvazione del glifosate. Questa proposta legislativa verrà quindi discussa in un Comitato presieduto dalla Commissione Europea a cui parteciperanno esperti di tutti gli Stati membri dell’UE. Questi esperti alla fine voteranno in favore o contro la riapprovazione del glifosate nell’UE. Perché passi l’approvazione sarà necessario che la maggioranza qualificata degli Stati membri voti a favore del principio attivo glifosate. Puoi trovare anche qui le informazioni sui requisiti per l’approvazione.

Solo dopo aver rinnovato con successo l’approvazione di un principio attivo i prodotti contenenti tale principio attivo possono essere (ri)autorizzati in ogni Stato membro per gli usi previsti.